venerdì 25 maggio 2012

Basilica del Voto Nacional


La Basilica del Voto Nacional è una Basilica in stile Romanico ubicata nel centro storico di Quito. Dai locali è anche chiamata Cattedrale della Consacrazione di Gesù o Basilica di San Juan. Per le sue dimensioni e stile viene considerata la chiesa neogotica più grande d'America Latina. L'impatto visivo nel quartiere di Santa Prisca, tra le strade Carchi e Venezuela al lato del Convento de "los padres Oblatos". 


Historia


La Basilica del Voto Nacional è nata da una idea proposta dal Padre Julio Matovelle, deputato Repubblicano nel 1883, di costruire un monumento a perpetuo ricordo della consacrazione dell'Ecuador al Cuore di Gesù. Il progetto venne contrattato in Francia, all'architetto Emilio Tarlier, che aveva già esperienza in costruzioni simili in Spagna, Francia e Inghilterra. Il progetto venne liberamente ispirato dalla cattedrale di Notre Dame, e venne progettata tra il 1890 ed il 1896. 
La posizione originale dell'opera doveva essere nel settore El Belen, al nord del Parco La Alameda, ma gli studi preliminari sui terreni che si sarebbero dovuti comprare per la costruzione determinarono che essi non erano sufficientemente solidi e che i costi sarebbero quindi stati troppo alti. Si decise, quindi, di spostare l'ubicazione ad un terreno della famiglia Hurtado, ai piedi della collina San Juan, il cui terreno era solido a sufficienza da sopportare il peso dell'edificio. 

Il Presidente Luis Cordero Crespo firmò il decreto dei lavori nel 1883, in accordo al budget annuale, ratificato dalla presidenza del Dr. Josè Maria Placido Caamaño nel 1884. La spesa designata dal congresso era di un totale di 12.000 pesos annuali. Dal 1885 iniziò il processo canonico per dichiarare opera religiosa la stessa costruzione della Basilica sotto il favore di Papa Leo XIII. Per la costruzione, dopo i primi 5 anni di contributi Papali e Statali la chiesa venne terminata grazie ai fedeli, molti dei quali donarono pietre e mattoni in cambio della possibilità di vedervi incisi i propri nomi, ad eterno ricordo verso i posteri della loro fede. Nel 1895 venne istituita una tassa sul sale in favore della costruzione. 
Nel 1901 il Padre Matovelle con la sua "Comunidad de Misioneros Oblatos" si fece carico della costruzione sotto richiesta dell'Arcivescovo Pedro Rafael Gonzales Calisto.

La prima pietra venne posta il 10 Luglio 1892 e fino al 1909 si costruì la Cappella del Cuore di Maria. La costruzione viene considerata "tecnicamente" non finita, mancando ancora dettagli esterni e rifiniture interne; ma viene considerata finita nel 1924 quando iniziò ad ospitare le prime messe nella navata centrale ed a suonare i rintocchi delle sue campane nelle torri. La Basilica venne benedetta da Papa Giovanni Paolo II il 30 Gennaio 1985 e quindi ufficialmente inaugurata e consacrata il 12 Luglio 1988. 

Curiosità

Leggende locali raccontano che la fine completa dell'opera originale di Tarlier annuncerà l'avvicinarsi della fine del mondo. 

Architettura


La Basilica del Voto Nacional è l'opera più importante nel Neogotico Ecuadorian, proprio a causa del suo stile e formazione viene spesso paragonata alla Cattedrale di San Patrick (New York) e la Cattedrale di Notre Dame (Parigi). 
La navata centrale ha 140 metri di lunghezza e 35 metri di larghezza e 30 di altezza; raggiunge addirittura 74 metri di altezza nella crociera. Lungo la Navata si trovano 14 immagini di bronzo che rappresentano 11 apostoli e 3 evangelisti. Le cappelle votive, in totale 24, hanno 15 metri di altezza. Le due torri frontali sono alte 115 metri, dettaglio che converte la basilica nella struttura classica più alta di Quito. 
Un dettaglio che rompe con lo stile gotico puro è la posizione dell'altare esattamente al centro della crociera. 
Esistono sette porte in totale, tre sul fronte e quattro laterali. Una cripta pubblica sotterranea, con una particolare cappella che presenta caratteristiche ripetute a quelle dello stesso edificio. 
Ultima caratteristica è la presenza di un elegante e austero panteon dove riposano alcuni importanti capi di Stato. 

Facciata

Nella facciata si possono apprezzare le sculture della Vergine Maria e del Papa Giovanni Paolo II. Le porte decorate, il Rosone che illumina l'altare e dal quale si può vedere il Panecillo sono una particolarità architettonica non indifferente. Nella facciata occidentale esistono 24 cerchi, vuoti attualmente che però serviranno per contenere gli scudi di tutte le nazioni americane. Ugualmente è stato designato un luogo per contenere le bandiere dei diversi paesi, rimarcando il motivo pan-americanista attuale del paese.

Torri

Ergendosi allo stile gotico, la facciata include torri imponenti, che nel piano originale dovevano raggiungere i 105 metri di altezza, ma i tecnici che studiarono la loro costruzione si resero conto che erano troppo soggette a disturbi tellurici ed ambientali, diminuendo la loro altezza a 78,23 metri. 
Nella parte media delle torri si trova uno spazio concepito per contenere un piccolo museo ed una caffetteria con vista ai quali si accede tramite due ascensori fino al terzo livello e poi le tipiche scale a chiocciola.

La torre più alta è conosciuta come “La Torre de los Cóndores”, si trova a 115 metri di altezza e che al posto della gorgolle, presenta unicamente condor, dato che essi necessitano di questa altezza minima per poter spiccare il volo. Questo è un dettaglio in omaggio al paese di cui il condor è uccello nazionale, trovandosi anche nello scudo nazionale. 

Curiosità

Le opere che verranno esposte sono attualmente più di 4000, contenute nel convento e nella Basilica, non ancora inventariate.

Vetrate


Le vetrate della Basilica hanno la particolarità di vedere disegnato sullo sfondo esclusivamente rappresentazioni della flora endemica dell'Ecuador, avendo il nome di ogni pianta raffigurata alla base. I rivetti sono decorati con i disegni delle fasce indigene del paese e descrivono scene della vita di Gesù. 



Rosoni



Un altro apporto allo stile naturalistico menzionato viene dimostrato nei rosoni, originariamente disegnati a base di figure geonetricas attualmente rapresentano lirios e orchidee, entrambe fiori simbolo rispettivamente della città Quito e dell'Ecuador.

Curiosità


Al centro del Rosone che si trova sopra il coro occidentale si può ammirare l'occhio di Horus, uno dei simboli della mitologia egiziana.

Statue


Anche se non ancora al loro posto si calcola che il loro valore complessivo superi i 2 milioni di dollari. Nei piani originali si utilizzano figure di santi e personaggi importanti nella vita politica, sociale, militare e religiosa del paese.

Nicchie


Le nicchie che tradizionalmente si utilizzano per venerare statue o immagini religiose sono stati decorati con personaggi della vita politica e sociale ecuadoriana. Tali immagini comprendono personaggi dell'epoca della conquista spagnola, compresa una allegoria di Atahualpa, simbolo delle etnie originali del posto. 


Figure antropomorfe

La Basílica del Voto Nacional presenta due tipi di figure antropomorfe: 

Gargolle e Acroterie.

 Gargolle


Sono uno dei principali segni distintivi della Basilica, che mantiene un arelazione diretta con l'epoca nella quale venne progettata la chiesa. Si trovano ai lati superiori della navata centrale. 
Questo apporto è particolare soprattutto se si pensa che le Gargolle classiche sono animali mitologici che decorano i templi europei, mentre all'interno della Basilica rappresentano la fauna tipica ecuatoriana, come caimani, tartarughe, armadilli, scimmie, puma, colibrì, cormorani. La funzione effettiva oltre alla decorativa è quella di servire come discendenti di acqua. 


Acroterie

Le acroterie hanno una funzione puramente decorativa.

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